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Specializzazione forense: il Consiglio di Stato dà il benestare

Specializzazione forense: il Consiglio di Stato dà il benestare

Qualche tempo fa, qualcuno disse che è l’estate – perlopiù il mese di agosto quando la maggior parte dei cittadini è distratta dall’imminente partenza, dal gossip sotto l’ombrellone o dall’happy hour –  il momento più prolifico legislativamente parlando …

E cosi può capitare che, rientrando dalle ferie il primo settembre, tu Avvocato ti ritrovi faccia a faccia con un nuovo decreto che ti riguarda, come nel caso del decreto ministeriale 12 agosto 2015, n. 144, recante il regolamento sulle specializzazioni degli avvocati.

Specializzazione forense: il Consiglio di Stato dà il benestare. La sentenza

Successivamente, con varie sentenze del 14 aprile 2016 il Tar Lazio aveva annullato parzialmente questo decreto nella parte relativa ai settori di specializzazione (art.3) e nella parte relativa al colloquio per il conseguimento del titolo di specialista (art. 6 comma 4).

consiglio di stato
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Ebbene, oggi un nuovo capitolo. Con la sentenza pubblicata in data odierna  il Consiglio di Stato ha respinto l’appello del Ministero della Giustizia avverso tali sentenze e ha rigettato gli appelli incidentali proposti dagli Ordini degli Avvocati di Roma, Napoli e Palermo e dall’ANAI dichiarando inammissibili i motivi riproposti da ANF; di contro, viene annullata la fattispecie di illecito disciplinare prevista dall’art. 2 comma 3 del DM per l’avvocato che spende il titolo di specialista senza averlo conseguito in quanto la violazione è già prevista dagli articoli 35 e 36 del Codice Deontologico.

Specializzazione forense: il Consiglio di Stato dà il benestare. La parola a Luigi Pansini

A fronte di tale decisione, Luigi Pansini, segretario generale dell’Associazione Nazionale Forense, ha commentato: “Il Consiglio di Stato, con la sentenza di oggi … mette la parola fine alla vicenda e impone di ripartire con un’idea seria di specializzazione che possa permettere realmente all’Avvocatura di rispondere in maniera efficace e qualificata alle istanze di cittadini e imprese”.

Pansini ha, poi, ribadito come le specializzazioni siano un patrimonio dell’intera Avvocatura e non un territorio di caccia delle associazioni specialistiche che in questa vicenda avrebbero – a suo dire -pensato unicamente al rispettivo ambito di competenza “sostenendo posizioni francamente incomprensibili e demolite dal Consiglio di Stato”.

Secondo il segretario generale dell’ANF: “Serve mettere in campo al più presto una proposta seria di specializzazione dell’Avvocato che tenga conto della bocciatura del colloquio presso il Consiglio Nazionale Forense, dell’elenco delle materie e del limite al numero delle specializzazioni e della circostanza, sostenuta dal Tar Lazio nella sentenza n. 4428 del 14.4.2016 e non ribaltata dal Consiglio di Stato, che le disposizioni del regolamento non censurate non creano alcuna riserva esclusiva, in materia di organizzazione dei corsi, in capo al Consiglio Nazionale Forense e ai consigli dell’ordine, ai quali è riservato un mero ruolo di promozione, e che rimane ferma la possibilità per altri operatori economici (siano essi scuole o enti promotori di corsi di alta formazione) di proporre ulteriori corsi”.

Specializzazione forense: il Consiglio di Stato dà il benestare. Cosa ne pensa l’Unione Camere Penali

Quanto all’Unione delle Camere Penali, che ha sostenuto l’impugnazione del Ministero, afferma di ritenersi comunque soddisfatta del provvedimento; il Consiglio di Stato avrebbe, infatti, ribadito non solo la legittimità e l’importanza ai fini della qualificazione professionale dell’avvocato della specializzazione, ma anche la sua corretta attuazione rispetto a quanto previsto dalla legge professionale con il riconoscimento del ruolo fondamentale svolto dalle Associazioni specialistiche. Spera, dunque, che il Ministro, d’intesa con il CNF e le Associazioni specialistiche, voglia subito integrare e rendere operativo il regolamento sulle specializzazioni individuando le nuove aree secondo i criteri già indicati dall’Avvocatura.

Iolanda Giannola

 

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