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Un pastificio gestito dai detenuti: l’esperimento della casa circondariale di Sondrio

     Fanetti, formazione e il reinserimento sociale dei detenuti sono fattori qualificanti

Milano, 6 mar. – Sarà presentato al pubblico mercoledì 8 marzo il pastificio già operativo all’interno della casa circondariale di Sondrio. L’appuntamento è alle ore 19.30 a Sondrio in località Sassella presso il ristorante ‘La Spia’, dove si terrà anche una degustazione guidata dallo chef Marcello Ferrarini con la collaborazione di quattro persone detenute che hanno seguito il corso di formazione.

Il presidente della Commissione speciale Carceri lombarda Fabio Fanetti ha aderito all’iniziativa rivolgendo “un plauso alla direttrice e agli imprenditori coinvolti; la formazione dei detenuti e il loro reinserimento nella società – ha detto Fanetti – sono fattori importanti e qualificanti. Tutto questo lavoro influisce sulla riduzione della recidiva e quindi porta benefici sia ai detenuti che allo Stato perché comporta una sensibile riduzione dei reati e quindi anche un importante risparmio sulla spesa pubblica”.

È un progetto “molto significativo che ha visto il lavoro di tanti operatori e di tante agenzie esterne. Bim Adda, Fondazione Pro Valtellina e Confartigianato hanno sostenuto concretamente e con entusiasmo la Cooperativa Ippogrifo”, sottolinea la direttrice della casa circondariale di Sondrio Stefania Mussio.

“Abbiamo voluto realizzare un prodotto di qualità, che fosse fin da subito inteso come un ‘buon prodotto’: vorremmo pertanto che le persone del territorio, che possono avere un interesse nella distribuzione e nella pubblicità del prodotto, possano conoscerlo, gustarlo, apprezzarlo e così stimolarne la vendita e la diffusione”, conclude.

Il progetto del pastificio ha avuto inizio anni fa con una riconversione di una autorimessa su iniziativa del Provveditorato di Milano e della Provincia di Sondrio. La cooperativa Ippogrifo a cui è affidata la gestione dell’attività ha accolto con favore l’invito del carcere e delle istituzioni locali a impiegare personale detenuto, con risultati da subito significativi e incoraggianti.

(Red-Mil/AdnKronos)

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