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Carceri: Sappe, di nuovo super affollate, sono 56.430 i detenuti

Al via, a Polignano a Mare, il XXX Consiglio nazionale del sindacato di Polizia Penitenziaria

     Le carceri italiane sono “nuovamente super affollate”, all’interno vi sono 56.430 detenuti, oltre 9.760 sono in attesa di un primo giudizio, quasi 20mila (19.268) sono stranieri. Mentre la Polizia Penitenziaria è “carente di 7mila unità”. Lo ricorda il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe) alla vigilia del XXX Consiglio nazionale, che si terrà a Polignano a Mare (presso la Sala Congressi dell’Hotel Castellinaria) da domani a mercoledì, nel corso del quale il sindacato esprimerà idee e proposte per una nuova esecuzione della pena nel nostro Paese ed un nuovo ruolo operativo per il corpo.

     Alle ore 17 di lunedì è prevista la conferenza stampa del segretario generale del Sappe, Donato Capece, che spiega: “Da tempo noi, che rappresentiamo le donne e gli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria impegnati 24 ore al giorno nella prima linea dei padiglioni e delle sezioni detentive delle oltre 200 carceri italiane, per adulti e minori, sollecitiamo le Autorità competenti affinché si avvii nel nostro amato Paese una indispensabile e decisa inversione di tendenza sui modelli che caratterizzano la detenzione, modificando radicalmente le condizioni di vita dei ristretti e offrendo loro reali opportunità di recupero”.

     “Garantendo, nel contempo, ai poliziotti penitenziari più sicuri e meno stressanti condizioni di lavoro – continua Capece – tenuto conto che le tensioni connesse alla detenzione determinano quotidianamente moltissimi eventi critici nelle carceri – atti di autolesionismo, tentati suicidi, risse, colluttazioni – che se non fosse per il nostro decisivo e risolutivo intervento avrebbero più gravi conseguenze”. “Anche nei giorni del XXX^ Consiglio Nazionale del Sappe – dice ancora Capece – evidenzieremo quanto siamo stati e siamo impegnati nel valorizzare l’importante ruolo sociale della Polizia Penitenziaria e nel far conoscere all’opinione pubblica i tanti sacrifici che quotidianamente affrontano i Baschi Azzurri del Corpo, che pur con tutte le criticità oggettive lavorano ogni giorno con l’entusiasmo dei fedeli servitori del nostro Stato democratico e repubblicano. Dibatteremo, dunque, questi temi, finalizzati anche a favorire un nuovo ruolo operativo del Corpo di Polizia Penitenziaria nell’ambito dell’esecuzione penale esterna”.

     Importanti saranno anche le valutazioni e le proposte che il Sappe consegnerà personalmente al ministro della Giustizia, Andrea Orlando, sulle tematiche attinenti il sistema penitenziario e sulla legge inerente la legittima difesa che così come è stata formulata, rischia di fare più danni che benefici.

    (Sib/AdnKronos)

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