Shopping Cart

Di Matteo lascia la procura di Palermo e da oggi lavorerà alla DDA

 

Ieri è stato l’ultimo giorno alla Dda di Palermo per il pm Nino Di Matteo che da oggi sarà sostituto procuratore presso la Direzione nazionale antimafia.

Il magistrato più scortato d’Italia lascia la Procura retta da Francesco Lo Voi dopo diciotto anni trascorsi ad occuparsi di processi di mafia, l’ultimo dei quali quello sulla trattativa tra Stato e mafia che vede alla sbarra boss mafiosi ed ex politici e ufficiali dell’Arma. Oggi prenderà possesso del suo nuovo incarico di pm alla Dna diretta da Franco Roberti. Una decisione a sorpresa arrivata solo pochi giorni fa dopo la decisione del ‘posticipato possesso’ sollecitata dal Procuratore Francesco Lo Voi. La revoca del posticipato possesso è arrivata la scorsa settimana. Ma Di Matteo tornerà spesso a Palermo per seguire, da applicato, il processo sulla trattative, arrivato alle battute finali.

     Ad aprile Di Matteo aveva reagito con delusione alla decisione del rinvio di sei mesi per il trasferimento a Roma. “Questa procedura – aveva detto il pm del processo Stato-mafia – diversa da quella dell’applicazione che avevo auspicato, mi impedisce di fatto, per un consistente lasso di tempo, di prendere possesso delle funzioni di sostituto procuratore nazionale attribuitemi in esito a un regolare concorso”. Di Matteo chiedeva appunto l’applicazione al processo Stato-mafia, in modo da iniziare subito a lavorare alla Dna. Invece è dovuto restare ancora a Palermo, ad occuparsi di reati minori come

truffe e rapine. Dal momento che non è più da tempi in Dda.

“Sono convinto – diceva ancora Di Matteo – che c’erano gli strumenti per coniugare il mio diritto ad essere trasferito nella nuova sede con l’esigenza di assicurare la continuità del mio lavoro nel processo. Si è preferito trattenermi ancora nelle funzioni di sostituto procuratore a Palermo”. Nei giorni scorsi, a sorpresa, la marcia indietro del Ministero della Giustizia e il trasferimento quasi immediato dai Di Matteo. Che da domani sarà in Dna.

Ultimi articoli

I LICENZIAMENTI COLLETTIVI NEL DIALOGO DELLE ALTE CORTI
I LICENZIAMENTI COLLETTIVI NEL DIALOGO DELLE ALTE CORTI
IL SALARIO MINIMO GARANTITO: TRA SPERANZE, UTOPIE E REALTÀ
AI Act. Rischi e prospettive sui diritti fondamentali.

Formazione Professionale per Avvocati
P.Iva: 07003550824

Privacy Policy | Cookie Policy

Partner