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Comitato Giovani Unesco, al via la seconda Assemblea Nazionale

Comitato Giovani Unesco, al via la seconda Assemblea Nazionale

Si svolgerà a Napoli i prossimi 13, 14 e 15 gennaio 2017 la seconda assemblea nazionale del Comitato Giovani della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco.

Giovani professionisti in tantissime discipline e con competenze trasversali arriveranno da tutta Italia per una tre giorni di incontri istituzionali e tavoli di lavoro: un momento di confronto su progetti futuri e sullo stato dell’arte delle attività portate avanti finora.

Comitato Giovani Unesco: organizzazione e prossima assemblea

Costituitosi nel 2015 e presieduto da Paolo Petrocelli, il Comitato è organizzato attraverso una struttura centralizzata formata da board nazionale, board esecutivo, un coordinamento progetti nazionali e territoriali, e diramazioni periferiche in tutte le regioni d’Italia, nelle quali opera attraverso team guidati da rappresentanti regionali.

Conta attualmente oltre 300 giovani in tutta Italia, selezionati attraverso più bandi pubblici ed impegnati nella diffusione dei valori dell’Unesco e nella promozione della cultura, dell’educazione e della scienza sull’intero territorio nazionale.

Comitato Giovani Unesco: la parola ai protagonisti

Parla a Masterlex, del Comitato Giovani Unesco, Sara Simona Cipolla, rappresentante per la Regione Sardegna.

Sara, tu sei la rappresentante per la Regione Sardegna. Qual è il ruolo di un rappresentante regionale del Comitato e come siete organizzati sul territorio?

“I rappresentanti regionali supportano il board nazionale nella gestione delle attività: sono uno o due per ogni regione, e coordinano i team regionali nei diversi progetti e nelle differenti attività. Abbiamo inoltre il compito di promuovere e portare all’interesse nazionale iniziative locali, cercando allo stesso tempo di diffondere e realizzare sul territorio regionale campagne nazionali. Il rappresentante quindi funge da ponte tra il coordinamento centrale e la realtà locale”.

Lo scorso 10 dicembre avete celebrato con un evento capillare in tutte le regioni d’Italia la Giornata Internazionale dei Diritti Umani. Com’è andata?

“L’evento rientra nella progettualità che prevede la celebrazione di alcune giornate internazionali: si è svolto in contemporanea in tutta Italia, e ogni regione ha potuto poi declinare l’organizzazione della giornata a seconda dei valori che ha deciso di sposare.

Noi del team Sardegna abbiamo organizzato una giornata socialmente inclusiva incentrata sui valori dell’accoglienza e della condivisione, realizzata nel quartiere multietnico della Marina a Cagliari attraverso un circuito di eventi culturali ad ingresso gratuito: tre laboratori (due per l’infanzia e uno per i giovani under 35), un talk, una maratona radiofonica, un intervento interattivo di videomapping urbano, una rassegna di cortometraggi, una mostra fotografica ed un concerto per pianoforte e violino. Tutti gli eventi erano messi a circuito e sono state affrontate problematiche quali inclusione sociale, migrazioni, libertà di espressione individuale e collettiva.

La giornata ha avuto un ottimo riscontro di pubblico, sia su base regionale che nazionale. Questo risultato è stato possibile anche grazie agli enti, istituzioni locali e associazioni che hanno collaborato con noi, e che avremmo piacere fossero ancora coinvolti nelle nostre prossime iniziative, assieme a chiunque desiderasse partecipare”.

Quali sono i punti di forza del team Sardegna e i progetti a cui state lavorando?

“Il nostro è un team di alto livello, costituito da professionisti eterogenei per competenze e formazione e con importanti esperienze all’estero. E’ composto da giovani entusiasti e fortemente motivati ed è distribuito nelle diverse parti del territorio della Sardegna.

Al momento stiamo lavorando a un progetto patrocinato dal Ministero dell’Istruzione in collaborazione con le scuole per ampliare la conoscenza e la consapevolezza dei giovani sardi sul patrimonio dell’umanità riconosciuto dall’Unesco, sia il patrimonio materiale che quello immateriale. In ogni regione, anche in questo caso, si sta portando avanti la collaborazione con le scuole secondo un modello condiviso che è poi stato rielaborato tenendo in considerazione le singole specificità regionali. Lavoreremo inoltre alla valorizzazione del patrimonio geologico sardo, con particolare riferimento ai siti minerari, a valle di un protocollo d’intesa col Parco Geominerario storico e ambientale della Sardegna. Intendiamo fungere da volano per progetti locali che riteniamo meritevoli, e stiamo iniziando a ragionare su progetti di inclusione sociale di cittadinanza attiva”.

Quale messaggio volete lanciare come Comitato con la prossima assemblea di Napoli del 13- 14 -15 gennaio 2017?

“Il messaggio nazionale e internazionale è farci promotori nel nostro paese della campagna #UNITE4HERITAGE lanciata da UNESCO Parigi per la promozione del patrimonio storico naturalistico e ambientale di tutta l’Italia.

Durante l’assemblea nazionale ci confronteremo inoltre con le principali autorità nazionali ed internazionali, e faremo un consuntivo delle attività portate avanti e dei risultati ottenuti nel 2016, stabilendo assieme le linee programmatiche del 2017″.

Chiunque fosse interessato alle numerose attività del Comitato Giovani della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco può trovare tutte le informazioni sul sito ufficiale (Unesco Giovani) e sulla pagina facebook (Facebook Unesco Giovani).

Idee innovative e progettualità ambiziose quindi, con un obiettivo chiaro e condiviso: la diffusione della cultura, della pace e della giustizia.

Dai giovani, con i giovani, e per la collettività.

Chiara Pezza

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