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Csm: obbligo per polizia giudiziaria di riferire a superiori, il governo riveda la norma

 

Il plenum del Csm ha votato all’unanimità la delibera della sesta commissione, relatori i consiglieri Ercole Aprile, Antonio Ardituro e Luca Forteleoni, in cui si chiede al governo di modificare la norma che obbliga la polizia giudiziaria a riferire sulle informative di reato ai propri superiori.

“In via immediata, la prevista comunicazione in via gerarchica – si legge nella delibera – di cui si è fatto obbligo agli indicati responsabili dei presidi di polizia, impatta fortemente con il principio sotteso al disposto dell’art. 329 c.p.p., in tema di segreto investigativo, a termini del quale: Gli atti d’indagine compiuti dal pubblico ministero e dalla polizia giudiziaria sono coperti dal segreto fino a quando l’imputato non ne possa avere conoscenza e, comunque, non oltre la chiusura delle indagini preliminari”.

     “La comunicazione in via gerarchica delle informazioni – si legge nel documento approvato – prevista dalla legge senza alcun filtro o controllo del pm procedente, rivolte fra l’altro anche a soggetti che non rivestono la qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria e che, per la loro posizione apicale, vedono particolarmente stretto il rapporto di dipendenza organica dalle articolazioni del potere esecutivo, (appare non essere) in linea con le prerogative riconosciute al pubblico ministero nell’esercizio dell’attività d’indagine, giacchè le stesse sono portate a conoscenza di soggetti esterni al perimetro dell’indagine stessa, e non per determinazione autonoma del magistrato (come pure può accadere per le necessità organizzative o logistiche delle indagini), ma per vincolo di legge, con il rischio che ne´ consegue di possibili interferenze nell’esercizio dell’azione penale”.

     Nella delibera si ravvisa, in conclusione, l’opportunità di una modifica normativa che sostituisca la locuzione ”indipendentemente dagli obblighi prescritti dalle norme del codice di procedura penale”, con ”salvi (o compatibilmente con) gli obblighi prescritti dalle norme del codice di procedura penale”.

     (Asc/AdnKronos)

 

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