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Difesa, continua il sostegno dell’Italia alle forze libiche

Cari lettori, in questo numero di “Qui Difesa” voglio tornare a parlare di Libia e dell’Operazione Ippocrate, la missione sanitaria che l’Italia conduce dallo scorso settembre.

Com’è noto, un contingente di trecento uomini, tra personale medico e personale militare, è presente nei pressi di Misurata con un ospedale da campo, con il mandato di fornire assistenza sanitaria. Ippocrate, che ha una chiara valenza umanitaria, sta raggiungendo ottimi risultati. Da ultimo, la settimana scorsa, un aereo C130-J dell’Aeronautica Militare ha raggiunto la base di Bengasi soccorrendo 22 feriti e trasportandoli al Policlinico Militare del Celio, a Roma.

Nelle ultime settimane, il Paese e, soprattutto, la sua capitale Tripoli, sono stati teatro di duri scontri tra le milizie che sostengono l’ex premier libico Khalifa Al Ghwell  e i sostenitori del Presidente Fayez Al-Sarraj che guida il Governo di unità nazionale, riconosciuto dalla Comunità internazionale. Intanto, l’Esercito Nazionale libico del generale Khalifa Haftar continua la sua lotta alle milizie jihadiste, conquistando sempre di più terreno e minacciando di conquistare Tripoli.

In questa situazione di forte instabilità, l’Italia sostiene tutte le forze libiche, impegnate nella lotta a Daesh, curando i feriti e fornendo assistenza ai medici libici, anche attraverso la fornitura di kit medicali in favore degli ospedali del Paese. Con Ippocrate e Sofia, grazie all’azione e al coraggio dei nostri militari, l’Italia gioca un ruolo di primo piano nella lotta al terrorismo e nel processo di stabilizzazione della Libia, componente essenziale affinché si possano fermare i traffici illegali di esseri umani nel Mediterraneo e il popolo libico possa avere istituzioni stabili e democratiche.

Tonino Moscatt

 

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