Shopping Cart

Programma navale e capacità marittima della Difesa: In cantiere la nuova LHD

Lettori di “Qui Difesa”, il mare rappresenta per l’Italia un’importantissima risorsa, economica e commerciale, oltre che via di accesso e confine nazionale.

La sicurezza dei nostri mari, a presidio degli oltre 8 mila chilometri di costa che caratterizzano il Paese, è una componente essenziale del sistema di difesa nazionale, in un contesto geopolitico in continuo mutamento, quale quello attuale, caratterizzato dagli incessanti flussi migratori e dalla conseguente crisi umanitaria che ne è derivata.

Dai lavori in Commissione degli ultimi anni, grazie anche allo svolgimento di numerose audizioni relativamente allo stato attuale dello strumento navale, è emerso che nei prossimi dieci anni saremo costretti a dismettere ben 51 unità, perché non più impiegabili e obsolete. Il “Programma navale per la tutela della capacità marittima della Difesa”, varato dal Governo, si inserisce a pieno titolo nella necessità di dotare la Marina militare di mezzi “flessibili, interoperabili e sostenibili”, in grado di garantire elevati standard qualitativi ed una più moderna base industriale e tecnologica. Il Programma è parte integrante del processo di riforma che sta investendo le nostre Forze armate e concorre alla realizzazione di importanti investimenti nel settore della cantieristica navale italiana. Infatti, per realizzare il necessario rinnovamento dei dispositivi della Marina, il Programma ha previsto l’acquisizione di sei pattugliatori polivalenti d’altura, una unità d’altura di supporto logistico, due unità navali polifunzionali ad altissima velocità e una unità anfibia multiruolo per la proiezione di assetti operativi ad elevata prontezza, militari e umanitari, per il concorso alla Difesa ad attività di soccorso umanitario.

In particolare, si è svolta di recente, nello stabilimento Fincantieri di Castellammare di Stabia, la cerimonia per il taglio della prima lamiera dell’unità anfibia multiruolo LHD (Landing Helicopter Dock). Si tratta di una sofisticata unità da trasporto anfibio, dotata di bacino allagabile, che servirà per sbarcare truppe d’assalto anfibio in operazioni di proiezione di potenza dal mare. Lunga 200 metri e dalla velocità massima di 25 nodi, questa unità potrà essere impiegata tanto nell’assistenza sanitaria, medica e logistica (potendo ricoverare personale civile fino a 700 unità), quanto al trasporto di veicoli speciali. La LHD, infatti, è stata progettata per dotare la Marina di una unità dual use, ossia utilizzabile in operazioni sia militari che di soccorso e sostegno alla collettività.

Dal basso impatto ambientale, per la presenza di motori elettrici, la LHD disporrà di un ponte di volo continuo per gli elicotteri, vantando le più sofisticate tecnologie radar e di telecomunicazioni. Il completamento dell’unità multiruolo è previsto per il 2022 e porterà a compimento l’ammodernamento dei sistemi operativi della Marina militare, disposto dal Programma navale, a tutela degli interessi di difesa nazionale.

Tonino Moscatt

Ultimi articoli

IL SALARIO MINIMO GARANTITO: TRA SPERANZE, UTOPIE E REALTÀ
AI Act. Rischi e prospettive sui diritti fondamentali.
Digitalizzazione e Rapporto di Lavoro: “Intelligenza artificiale: pregiudizi e opportunità”.
Le Delocalizzazioni nella Prospettiva Eurounitaria

Formazione Professionale per Avvocati
P.Iva: 07003550824

Privacy Policy | Cookie Policy

Partner