Shopping Cart

Bari, prime udienze nelle tende: magistrati e avvocati sfilano insieme per protesta, situazione non consona a un Paese civile 

Oggi a Bari si sono tenute le prime udienze penali nelle tende allestite a seguito della dichiarazione di inagibilità del Palazzo di Giustizia ed è subito scoppiata la protesta di magistrati e avvocati che questa mattina hanno sfilato insieme per richiamare l’attenzione sull’emergenza dell’edilizia dei tribunali. «È  una grande testimonianza- dice il presidente dell’Anm (Associazione Nazionale Magistrati) Francesco Minisci – dell’elevatissimo senso delle Istituzioni dimostrato dalla magistratura barese e della piena consapevolezza, da parte degli avvocati e del personale amministrativo, dei propri importanti compiti al servizio della giustizia».      A tutto ciò, aggiunge il magistrato, «fa da contraltare la annosa assenza degli enti centrali e locali, che hanno sottovalutato le possibili conseguenze di una vicenda che ci ha portato ad affrontare una situazione tanto grave quanto surreale».

Di rincalzo, sul fronte degli avvocati, il presidente del Cnf Andrea Mascherin  dirama una nota in cui sostiene che la vicenda barese «rappresenta plasticamente la necessità di stanziare fondi straordinari per la Giustizia da destinare in strutture edilizie, mezzi e personale. Va dunque proseguita la politica di investimenti riavviata dal ministro Orlando e va invece abbandonata ogni tentazione di sacrificare le garanzie processuali, di privare i cittadini di presidi sul territorio, di snaturare il ruolo democratico della giurisdizione in nome di un risparmio e di una efficienza inesistenti».

Le associazioni forensi seguono a ruota. «Quanto avvenuto a Bari è di una gravità estrema», accusa  l’avvocato Domenico Attanasi per l’Aiga  (Associazione nazionale giovani avvocati), che  punta il dito contro le inefficienze della burocrazia.       Inoltre, come aggiunge anche l’avvocato Antonio Guido, presidente della sezione barese di Aiga, ”la risposta all’emergenza di dover trasferire gli uffici della Procura e del Tribunale in alcuni plessi lontani chilometri dal Palazzo di Giustizia di Piazza Enrico De Nicola rappresenta anche l’ennesimo segnale di colpevole disattenzione verso l’Avvocatura tutta e, in particolare, verso la giovane Avvocatura, considerato che il giovane avvocato quasi quotidianamente svolge incombenti in più uffici, senza potersi avvalere di collaboratori».Anche l’Unione delle camere penali italiane interviene sulla situazione degli uffici giudiziari di Bari. Con una delibera approvata dalla giunta l’unione dei penalisti chiede interventi immediati per ripristinare il normale svolgimento delle attività. «Nel condividere e fare proprio quanto denunziato , segnalato e richiesto dalla Camera penale di Bari e dal Consiglio dell’Ordine di Bari», la delibera contiene un invito  rivolto al Guardasigilli a «a mettere immediatamente in atto tute le iniziative necessarie al fine di consentire al più presto la ripresa della amministrazione della giustizia penale nel circondario di Bari, individuando soluzioni che non pregiudichino ulteriormente la situazione e consentano a tutti gli operatori di poter effettivamente svolgere il proprio ruolo nell’interesse della collettività»

(Foto tratta dal profilo Facebook di Alberto Mastropasqua)

Amer

Ultimi articoli

I LICENZIAMENTI COLLETTIVI NEL DIALOGO DELLE ALTE CORTI
I LICENZIAMENTI COLLETTIVI NEL DIALOGO DELLE ALTE CORTI
IL SALARIO MINIMO GARANTITO: TRA SPERANZE, UTOPIE E REALTÀ
AI Act. Rischi e prospettive sui diritti fondamentali.

Formazione Professionale per Avvocati
P.Iva: 07003550824

Privacy Policy | Cookie Policy

Partner