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Infermiere aggredito da paziente, responsabile l’ospedale

Infermiere aggredito da paziente, responsabile l’ospedale

L’ospedale è responsabile dell’aggressione subita da un infermiere nel corso delle sue prestazioni. L’azienda ospedaliera avrebbe dovuto dimostrare di aver adottato le misure del caso per evitare i danni e tutelare l’integrità del lavoratore.

Il caso si riferisce ad un’aggressione subita da un infermiere del pronto soccorso durante lo svolgimento della sua attività. L’infermiere sarebbe stato assalito dal paziente in barella. La causa sarebbe andata avanti per alcuni anni, a fronte dell’impossibilità da parte del datore di lavoro di dimostrare di aver fatto il possibile per prevenire l’aggressione.

La Cassazione ha annullato la sentenza della Corte d’Appello di Palermo. L’articolo 2087 del c.c. infatti si riferisce proprio alla tutela delle condizioni del lavoratore. Il datore di lavoro è tenuto ad adottare le misure necessarie per tutelare l’integrità fisica e la personalità morale, in base alla propria esperienza e alla particolarità del lavoro.

Secondo la Cassazione, la Corte d’Appello avrebbe deciso tenendo in considerazione solo la posizione del datore di lavoro e non del lavoratore. Avrebbe affermato erroneamente che la parte che subisce l’inadempimento ha l’onere di dimostrare che l’asserito debitore abbia posto in essere un comportamento contrario alle misure necessarie per la tutela dell’integrità.

Non bisogna semplicemente tener conto delle norme standard fissate dal legislatore. É da considerare, invece, la tipologia di lavoro svolto e gli eventuali danni e rischi che ne conseguono dall’attività o anche dai macchinari utilizzati.

Chiaramente ai fini dell’accertamento, è necessario che il lavoratore dimostri di aver adottato tutte le misure necessarie per evitare il danno.

Sabrina Arnesano

sentenza 14566

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